La Giunta del Comune di Bergamo ha approvato il bilancio previsionale 2024, da cui arrivano buone notizie: i conti della città rimangono in ordine, non si registra alcun incremento di imposte o tariffe, le spese rimangono sotto controllo e non si riducono i servizi ai cittadini, gli investimenti sulle opere pubbliche continuano a mantenersi su livelli molto alti anche per via dell’iniezione di liquidità rappresentata dai contributi del PNRR.
Conti in ordine nonostante, quindi, i tagli operati dal Governo ai fondi destinati ai Comuni (oltre mezzo milione di euro sul 2024), l’inflazione – che pesa su alcune voci di spesa necessariamente da adeguare – e i costi legati ai minori stranieri non accompagnati (ai quali corrispondono però contributi statali che riducono il costo a carico del Comune in circa 500 mila euro, nonostante la legge prescriva che non vi debbano essere quote a carico delle Amministrazioni locali).
Al risultato del bilancio di previsione 2024 il Comune arriva grazie a una attenta revisione della spesa, soprattutto per quel che riguarda l’energia e per il riscaldamento (circa -2 milioni di euro rispetto al 2023), all’ottima tenuta delle entrate tributarie e all’incremento degli introiti da tassa di soggiorno – nel 2023 il record per il Comune di Bergamo, con 2,55 milioni di euro incassati grazie all’effetto Capitale della Cultura sul turismo in città: il bilancio scommette sulla tenuta dei flussi di visitatori anche nel nuovo anno.
Per quel che concerne gli investimenti, il Comune continua a spingere sulle opere pubbliche grazie anche ai fondi intercettati attraverso il PNRR: nel 2024 sono circa 80 i milioni di euro di competenza del Comune che vengono dal Next Generation EU che serviranno ad avviare e realizzare molte opere in città, dalla T2 al BRT, dalla GAMeC alla sistemazione dell’ex Carcere di Sant’Agata, ecc.
A finanziare gli investimenti non solo il PNRR, ma anche – tra l’altro – contributi statali e regionali, la vendita di alcune azioni A2A (la crescita del valore del titolo nel 2023 ha consentito di vendere molto meno di quanto il Comune avesse previsto e autorizzato) e di alcuni beni immobiliari: il Comune ha inserito nella lista l’ex sede dei servizi sociali di via San Lazzaro e l’ex monastero del Galgario, nel tentativo di avvicinare potenziali interlocutori interessati all’acquisizione degli spazi.
Il rilevante importo degli investimenti contenuti nel programma delle opere pubbliche e degli investimenti del Comune di Bergamo prevede appunto anche la vendita di titoli azionari di A2A nel corso del 2024. Il Consiglio Comunale ha deliberato di cedere fino a un massimo di circa 7,4 milioni di euro di azioni quest’anno, per 1,8 milioni euro nel 2025 e per 3,1 milioni di euro nel 2026. (Il numero iniziale di azioni detenute dal Comune di Bergamo era pari a 61.665.324, ne sono state vendute 38,6 milioni circa di cui oltre 30 milioni dall’Amministrazione Tentorio nel quinquennio 2009-2014).
Dalla vendita delle azioni l’Amministrazione di Bergamo ha storicamente ricavato una fonte di finanziamento per le opere pubbliche a favore della città. L’andamento del titolo A2A, tornato a crescere con convinzione dopo il crollo del valore nel 2020, consente al Comune di Bergamo di mantenere un pacchetto azionario del valore ormai costantemente superiore a 35milioni di euro.