Il Piano di Governo del Territorio (PGT) è lo strumento che definisce lo sviluppo urbanistico futuro della città. Dopo un lungo processo che ha previsto numerose fasi e un percorso di partecipazione dedicato, l’11 aprile 2024 è stato definitivamente approvato dal Consiglio comunale.

L’ampio lavoro di indagine e di analisi del territorio e della città (sintetizzato nel Quadro Conoscitivo e Ricognitivo del PGT) ha costituito la fase preliminare del disegno del PGT e ha orientato le scelte e il disegno delle strategie per il futuro di Bergamo.

Dall’analisi, considerando in particolare gli ultimi decenni, emerge:

  • un progressivo invecchiamento della popolazione
  • una drastica riduzione delle nascite
  • la necessità di dare il nostro contributo rispetto alla sfida ecologica che interessa in particolare le città e quindi anche Bergamo.

Gli obiettivi del Piano

Ne deriva un Piano completamente nuovo, che cambia i contenuti, gli strumenti e le finalità del documento strategico di sviluppo della città e lo fa intorno a 5 obiettivi (condivisi anche durante la fase di partecipazione, disponibile qui) che si possono riassumere così:

  • La città si trasforma su sé stessa: consumo di suolo zero senza più espandere il territorio edificato e ripensando gli strumenti di gestione e governo della città costruita esistente
  • Infrastrutture e spazio pubblico al centro dello sviluppo: mobilità e accessibilità ragione e fondamento della trasformazione urbanistica della città
  • Valorizzare l’ambiente: si ripensa e si aggiorna il grande progetto della Cintura verde e si ampliano e rafforzano le forme di tutela e salvaguardia del territorio
  • I servizi pubblici esistenti al centro di un nuovo welfare urbano: un nuovo modello per migliorare la città pubblica
  • La cultura motore dello sviluppo: valorizzazione del patrimonio edilizio a fini culturali e Cultural trail.


Le 3 linee strategiche

La città di Bergamo che viene prefigurata dal Piano di Governo del Territorio vuole essere dunque attrattiva, sostenibile, inclusiva.

Bergamo Attrattiva

Grazie alla compresenza di diverse forme di mobilità ad alta accessibilità – tra queste in particolare l’aeroporto e l’autostrada – e alla presenza di risorse culturali e paesaggistiche assolutamente significative – non ultimo il recente riconoscimento UNESCO della cintura muraria della città antica – la città ha raggiunto una posizione importante nella gerarchia della competizione territoriale. “Bergamo attrattiva” è la città che intercetta da un lato le spinte innovative che la rendono in grado di mettersi in competizione – ma anche di rendersi complementare – con altri territori e dall’altro che si propone di offrire nuove possibilità ai suoi abitanti e a coloro che intendono abitarla in futuro, offrendo loro sempre maggiori opportunità, a partire dal ruolo sempre più significativo assegnato ai servizi educativi e della formazione superiore, alle Università, alle grandi funzioni urbane, alle eccellenze culturali e paesaggistiche.


Bergamo Sostenibile

La domanda ambientale è sempre più diffusa nella popolazione. In questo senso il PGT intraprende un percorso di approfondimento delle scelte compiute in questi anni dall’amministrazione cittadina e promuove una serie di strategie che puntano a una rinnovata e più radicale azione nei confronti della qualità ambientale della città.
Con l’obiettivo di ridurre i consumi e gli impatti sull’ambiente e di dare vita ad un modello di città in grado di stabilire una nuova e diversa attenzione ecologica, “Bergamo Sostenibile” è la città che non solo azzera il consumo di suolo e si misura con la produzione energetica da fonti rinnovabili ma restituisce allo spazio verde, ai parchi di cintura, alla rete ecologica, alla produzione agricola ambiti potenzialmente sottoposti a trasformazione e precedentemente destinati alla nuova costruzione. Il PGT infatti non solo non individua nuove aree urbanizzabili, ma restituisce una quota di suolo – prima edificabile – all’attività agricola e all’uso pubblico.


Bergamo Inclusiva

L’aumento di popolazione è ormai da quindici anni dipendente dalla capacità di Bergamo di attrarre e accogliere nuova domanda proveniente da fuori. Per continuare ad esercitare questo ruolo è chiaro che la città ha bisogno di saper interpretare le nuove sfide e di saper ospitare il nuovo: collegamenti e accessibilità, casa e lavoro, grandi funzioni urbane e di scala sovralocale, formazione e ricerca, valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio costituiscono la piattaforma di lavoro ricercata dalla “Bergamo attrattiva”


I numeri del Piano

Il PGT 2023 affronta il tema del dimensionamento del piano in termini del tutto differenti sviluppandosi in particolare intorno alla scelta di eliminare dalle previsioni del nuovo Piano gli interventi di trasformazione che determinano nuovo consumo di suolo e l’individuazione dei “luoghi della trasformabilità del costruito”, cioè aree già urbanizzate in condizioni di abbandono e di criticità, caratterizzando il nuovo PGT della Città di Bergamo come “Piano della Rigenerazione diffusa”.

  • La quantificazione delle previsioni del PGT Ambiti di Trasformazione del Documento di Piano
    – Ambiti ad Elevato Grado di Trasformabilità (EGT) del Piano delle Regole
    – Potenziale complessivo interventi PGT 2023

 

  • Le dimensioni della Città Pubblica
    Il PGT 2023 all’interno del proprio Piano dei Servizi prevede una quantità complessiva di aree per “attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale” pari a 6.617.743 mq di superficie, al netto delle superfici destinate ad infrastrutture per la mobilità. Di tali superfici, 4.450.105 mq sono destinati alle attrezzature di interesse locale e 2.167.638 mq sono destinati ad attrezzature e servizi di interesse territoriale. In rapporto al rispetto dei minimi di legge, le dotazioni previste dal PGT per le funzioni residenziali sarebbero
    rispettate ove il PGT prevedesse una quantità complessiva di aree pari a (132.807*18=) 2.390.526 mq.

 

  • Il consumo di suolo
    L’insieme delle azioni previste dal nuovo PGT 2023 porta a una riduzione del consumo di suolo, con un incremento di 1.210.871 mq della dotazione di suolo libero rispetto alla situazione di partenza della normativa regionale di settore (anno 2014).
    Mentre nel 2014 erano presenti 15.730.361 mq di aree libere da edificazioni o da previsioni di nuova edificabilità e le aree utilizzabili erano poco 2.008.061 mq, nel 2023 il territorio della città presenta 16.196.931 mq di aree libere da edificazione o da previsioni di nuova edificabilità.
    Nel PGT vigente pre-2023 risultavano ancora presenti aree edificabili per 1.525.370 mq, mentre il territorio urbanizzato è quantificato in 22.580.862 mq. Il nuovo PGT diminuisce la quantità di aree urbanizzabili portandola a 661.726 mq, con una notevole diminuzione di consumo di suolo.
    Le aree urbanizzate si assestano su un valore di 22.700.205 mq, mentre la dotazione di suolo libero aumenta a 16.941.232 mq.
    Analizzando i dati relativi al consumo di suolo declinati secondo gli obiettivi regionali, tenendo quindi conto di tutte quelle superfici ricomprese in ambiti di trasformazione del PGT vigente che consumavano suolo libero, il nuovo PGT ha apportato una riduzione del 68%. La precedente pianificazione urbanistica prevedeva infatti 1.083.081 mq di superficie inserita in Ambiti di Trasformazione che consumavano suolo libero: il nuovo PGT, nell’ottica di una importante riduzione del consumo di suolo e della forte vocazione alla rigenerazione urbana, va a stralciare 733.850 mq di Ambiti di Trasformazione su aree a suolo libero, l’equivalente di circa 103 campi da calcio.

Rappresentazione cartografica del consumo di suolo al 2014, al 2023 e secondo la proposta del PGT


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