In questi anni il Comune di Bergamo ha messo in campo diverse strategie d’intervento e azioni per sostenere i cittadini in difficoltà economica e sociale, dando risposta ai bisogni più tradizionali e alle nuove esigenze legate alle emergenze emerse più recentemente. L’obiettivo dei diversi interventi è rafforzare la comunità attraverso una piena inclusione sociale. I principali campi d’intervento riguardano anziani, disabili, adulti fragili, minori e famiglie.

Anziani

Gli anziani rappresentano circa il 25% del totale della popolazione del Comune di Bergamo. Si tratta di una fascia composita, che affianca fasi diverse della vita: dalla silver age, cioè i 65-74enni ancora attivi, ai fragili over 75 e sino ai non autosufficienti.

A fronte dell’incremento tendenziale della popolazione anziana della nostra città, emerge la necessità di porre in essere un approccio di “welfare generativo”, che chiama in gioco l’adozione di nuove logiche di intervento e innovazione.
In questa logica il Comune di Bergamo ha avviato diversi progetti, anche nell’ambito dei finanziamenti PNRR e del Fondo di Innovazione Sociale.
Tra i progetti più innovativi si segnala Hold On, volto a sostenere l’invecchiamento attivo della popolazione per posticipare la necessità di accesso alle Rsa e per generare risparmio per i costi dei servizi erogati dal Comune di Bergamo. Hold On intende costruire un modello di piattaforma in grado di sistematizzare e rendere attrattivo il sistema dei beni/servizi all’invecchiamento e al contempo incentivare il protagonismo diretto degli utenti puntando sul coinvolgimento attivo dei silver age e sull’utilizzo della tecnologia come fattore abilitante del cambiamento organizzativo.

Persone con disabilità

Il progressivo aumento della complessità dei bisogni connessi alla disabilità richiederà nei prossimi anni di focalizzarsi su diverse strategie di intervento, legate all’orientamento e personalizzazione dei servizi (anticipare il lavoro con le famiglie, introdurre maggiore flessibilità, sostenere attivamente i caregivers), alla promozione dell’autonomia (favorire i percorsi di inserimento lavorativo e abitativo), alla territorialità (potenziare i progetti di prossimità in collaborazione con oratori e CTE, allargare il coordinamento dell’azione territoriale), alla programmazione (pianificare anticipatamente l’ingresso ai servizi, definire modalità di compartecipazione delle famiglie anche nei servizi sperimentali).

In questa direzione va la riqualificazione di Cascina Ponchia, a Monterosso, per la creazione di uno spazio di co-housing per persone con disturbi dello spettro autistico. L’iniziativa, dal valore complessivo di circa 2 milioni di euro, permetterà di riqualificare oltre 700 mq di superficie complessiva, con spazi aperti al quartiere al piano terra, dove verranno realizzati laboratori, sale riunioni e mensa, mentre al primo e al secondo piano si realizzeranno sette appartamenti, destinati a ospitare la “Comunità Alloggio” quale Unità d’Offerta Sociale residenziale rivolta a un target composto da dodici persone di età compresa tra 25 e 45 anni, con problemi dello spettro autistico e residenti nei Comuni dell’Ambito Territoriale 1 di Bergamo.

Minori e famiglie

La fase post-pandemica ha evidenziato un aumento delle fragilità e del disagio all’interno delle famiglie. I dati relativi ai minori in carico e ai nuclei familiari in carico al Comune di Bergamo sono cresciuti sensibilmente nel corso del 2021 e del 2022, evidenziando l’emersione di nuovi bisogni.

Si rende necessario sviluppare e potenziare servizi legati all’integrazione socio-sanitaria per una risposta integrata ai diversi livelli di bisogno, alla connessione con i territori per garantire l’omogeneità degli interventi, alla prevenzione per favorire il benessere e anticipare l’insorgere di criticità, alla pronta accoglienza per minori stranieri per affrontare l’emergenza in modo efficace, alla creazione e potenziamento di luoghi di regia per assicurare il costante coordinamento dei diversi attori.

Tra i progetti avviati nell’ambito del PNRR, l’Ambito di Bergamo in associazione con Ambito Valle Imagna-Villa d’Almè ha ottenuto un finanziamento di 211.500 euro dedicato al Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini, che si tradurrà in interventi a favore di 40 famiglie.

Le politiche sociali intrecciano in maniera stretta le politiche educative e dell’istruzione

Negli ultimi anni è aumentato il numero di minori seguiti dal Servizio di Assistenza Educativa Scolastica del Comune di Bergamo, saliti a 571 nel corso dell’anno scolastico 2022/2023: si tratta, nel dettaglio, di 100 alunni della scuola dell’infanzia, 228 alunni della scuola primaria, 120 alunni della scuola secondaria di primo grado e di 123 alunni della scuola secondaria di secondo grado.
I quadri diagnostici più frequenti afferiscono allo spettro dell’autismo, a un ritardo del linguaggio e/o psicomotorio.
Il servizio ha registrato negli ultimi 9 anni un incremento del 76,8% rispetto al numero dei 323 alunne ed alunni del 2015/2016. I dati relativi alla spesa del Comune in ambito scolastico mostrano un aumento dei fondi dedicati all’inclusione nell’ambito del diritto allo studio. Dai € 2.037.772,00 spesi nell’anno 2015 per l’inclusione si è passati ad una spesa di € 3.149.584,00 nell’anno 2022, con un incremento del 54,6%.

Grave marginalità

Una rilevazione puntuale effettuata dal sistema dei servizi della città nel 2021 indica che sono 1.547 le persone senza dimora che hanno usufruito dei servizi dedicati; si tratta in maggioranza di uomini (88%) e di persone di nazionalità extra-europea (67%).

Bergamo vanta una storica presenza di servizi per la grave emarginazione, gestiti da diverse organizzazioni. Il sistema in essere risponde ai bisogni primari come un letto, mangiare, medicarsi, bassa soglia (dormitorio Galgario con 60 posti, dormitorio femminile Palazzolo con 12 posti, 3 mense che coprano alternandosi pranzo e cena 7 giorni su 7), sino alla presa in carico attraverso sportelli di segretariato (Polo Unico come da Coprogettazione Emarginazione Grave), Drop In, Unità di strada e Servizio Sociale Comunale.
A questi si aggiungono risorse per un’accoglienza più strutturata come il NAP, l’housing maschile “Dalla strada alla casa”, Housing First del Comune di Bergamo, Casa Amadei.
Le mense (Posto Caldo, Frati Cappuccini, Caritas e Nuovo Albergo Popolare) somministrano oltre 160mila pasti all’anno (più di 400 al giorno).
L’unità mobile Dropin della Cooperativa di Bessimo assiste quasi 700 persone, di cui la metà senza dimora.

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