Per favorire i cittadini che scelgono la bicicletta per i propri spostamenti, nel 2015 il Comune di Bergamo ha approvato il BiciPlan, il Piano di Settore che detta gli indirizzi strategici per la mobilità ciclabile. Con questa iniziativa che salvaguarda ambiente e salute, Bergamo si posiziona così accanto ad altre città virtuose – come Ferrara, Reggio Emilia, Bologna e Modena – che già da alcuni anni hanno dato nuovo rilievo alla cosiddetta “mobilità dolce” stilando analoghi piani.

Lo scopo generale del Piano è quello di promuovere una cultura ciclabile che sappia mettere in luce i benefici ambientali, economici, sociali e di salute dell’uso della bicicletta per gli spostamenti urbani.
Obiettivo, questo, coerente con quello del Decreto Rilancio del 2020, che promuove una serie di misure atte a incentivare la mobilità sostenibile anche alla luce dell’emergenza coronavirus e che il Comune di Bergamo ha recepito con la realizzazione di numerose “corsie ciclabili”.

BiciPlan: azioni, tempistiche e costi

Tra gli obiettivi principali del BiciPlan spiccano la costruzione di nuove piste ciclabili, il  miglioramento e collegamento dei tratti esistenti, il miglioramento della segnaletica stradale e di indirizzamento, l’aumento dei collegamenti  e la valorizzazione delle aree turistiche cittadine.
Per ovviare alla discontinuità dei tratti ciclabili cittadini, il BiciPlan ha incrementato la rete ciclabile da 58km a 91,09km complessivi (un aumento del 57,1%).

Il BiciPlan ha individuato 15 direttrici di collegamento con una logica di disegno che segue la morfologia della città di Bergamo andando a definire delle direttrici radiali che convergono dalla periferia al centro della città. A ciascuna di esse è stato attribuito un colore identificativo che sarà riportato sulle segnaletiche di indirizzo e nelle mappe.
Le direttrici sono:

  • A Seriate – Centro città – Longuelo – Ospedale Nuovo – Curno (A1) – Treviolo (A2)
  • B Orio al Serio – Stazione ferroviaria – Centro città – Città alta
  • C Lallio – Grumello al Piano – San Tommaso – Centro città (via Paleocapa)
  • D Stezzano – Colognola – Malpensata – (collegamento con la direttrice C)
  • E Azzano San Paolo – Circonvallazione – (collegamento con la direttrice B)
  • F Seriate – Fiera di Bergamo – Boccaleone – Stazione Ferroviaria – (collegamento con la direttrice B)
  • G Greenway del Morla
  • H via Gleno – Chorus Life – via Codussi (collegamento con la direttrice I)
  • I Torre Boldone – via Corridoni – via Suardi – Centro città – (collegamento con la direttrice A)
  • L Ponteranica – Valtesse – Monterosso – Redona – (collegamento con la direttrice I)
  • M (collegamento con la direttrice L) – Monterosso – Borgo Santa Caterina – Parco Suardi – Centro Città– (collegamento con la direttrice B)
  • N Valtesse – via Baioni – (collegamento con la direttrice M)
  • O Piscine Italcementi – Santa Lucia – via Palma il Vecchio – (collegamento con la direttrice C)
  • P Astino – Longuelo – Loreto – Ospedale PGXXIII – Villaggio degli Sposi – Grumellina – Colognola – Azzano San Paolo – Campagnola – Boccaleone – Fiera di Bergamo – Gleno – Gorle (P1) – Torre Boldone (P2)
  • T Linea Teb T1 – Linea Teb T2


Bike Sharing a Bergamo: il sistema La BiGi-Nextbike

Da novembre 2021 il Bike Sharing cittadino ha cambiato volto. Se prima i cittadini avevano a disposizione due servizi – quello pubblico noto come La BiGi e quello a “flusso libero” – con l’inizio del 2022 la flotta di bici in condivisione è passata in capo ad un unico servizio comunale.
Coordinato da ATB e gestito operativamente da Nextbike, il nuovo servizio offrirà agli utenti 350 nuove biciclette smart e 20 biciclette a pedalata assistita. Il progetto prevede la sostituzione delle 23 ciclostazioni attualmente in uso e conterà un totale di 60 postazioni (fisse e mobili) collocate nei quartieri.
Le 370 biciclette di ultima generazione saranno connesse con un sistema centrale di controllo che attraverso una piattaforma web consentirà il monitoraggio costante del servizio: dalla localizzazione della posizione in cui una bicicletta viene prelevata o rilasciata, all’identificazione dell’utilizzatore.
Il nuovo progetto rappresenta dunque un’evoluzione del sistema La BiGi, che, nato nel maggio 2009, ha registrato in dodici anni circa 6.000 abbonamenti complessivi e 876.000 prelievi-depositi delle biciclette.


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