L’impatto economico della cultura

La stima dell’impatto diretto, indiretto e indotto dei settori culturali sull’economia cittadina mostra che, a Bergamo, con la cultura si fa impresa.
Il Comune di Bergamo ha giocato un ruolo fondamentale nella promozione culturale della città. A partire dal 2014, il Comune ha monitorato e studiato a fondo il settore culturale cittadino, percorso che è culminato alla nomina di Bergamo e Brescia a Capitale della Cultura. Nel 2023, Palazzo Frizzoni ha investito in attività e iniziative culturali sostenendo il teatro Donizetti, le biblioteche e i musei. In qualità di promotore, inoltre, il Comune di Bergamo ha elargito contributi e trasferimenti destinati a teatri, musei, eventi, festival e altre attività culturali non direttamente organizzati dal Comune.

L’indotto del turismo

Investire in cultura significa anche attirare visitatori italiani e stranieri che contribuiscono direttamente alla crescita economica della città. Il confronto con gli anni passati mostra che aumenta il numero di visitatori che scelgono Bergamo per motivi culturali, e dunque l’indotto da essi generato in città. Nel 2023 (dati a fine novembre) si sono registrate 917.466 presenze totali e 459.318 arrivi, l’indotto generato varia però tra i turisti stranieri, che in Città sono la maggioranza, e i turisti provenienti da altre parti d’Italia. L’indotto complessivo per i turisti pernottanti del 2023 stimato dagli studi di Unioncamere arriva oltre quota 125milioni, superando il 2022 del 25%.

Altra importante voce di indotto turistico è la tassa di soggiorno, che consente di incamerare nelle casse del Comune risorse per sostenere investimenti e spese correnti senza gravare ulteriormente sul bilancio dei cittadini di Bergamo. Già nel terzo trimestre del 2023, la riscossione della tassa di soggiorno ha superato l’intero 2022 arrivando a quota 2.038.673,79 € e facendo segnare un aumento percentuale sullo stesso periodo dell’anno precedente pari al 55,7% (il terzo trimestre del 2022 si era fermato a quota 1.309.204,60 €).

Bergamo e Brescia: insieme sono il quarto polo culturale italiano

Bergamo e Brescia, insieme, sono – secondo lo studio di Fondazione Symbola – il quarto polo italiano culturale per valore aggiunto e occupazione. La Capitale della Cultura 2023, che ha visto appunto Bergamo e Brescia riunite, è uno dei principali elementi di traino, in valori assoluti, nell’economia culturale del nostro Paese e risulta determinante, subito dietro lo strapotere milanese, nel collocare la Lombardia, con più di 23 miliardi di euro e 343mila addetti, ai vertici del panorama culturale italiano.
Il settore Cultura per quel che riguarda Bergamo e Brescia, insieme, sviluppa 3.26 miliardi di euro di valore aggiunto (il 3,7% del totale sviluppato dal nostro Paese), con 55.700 persone occupate nel settore (il 3,8% del totale nazionale). La Capitale della Cultura 2023 è nelle primissime posizioni in Italia anche per sviluppo di attività “core” e “creative driven”, con un valore rispettivamente di 1miliardo e 490milioni di euro (il 3% del totale nazionale) e 1miliardo e 766milioni di euro (pari al 4,4% del comparto italiano).

L’analisi della distribuzione regionale delle imprese del core del settore culturale e creativo conferma il primato della Lombardia con 57.658 imprese, pari al 21,3% dell’intero comparto.

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