Bergamo è da sempre un centro nevralgico per l’imprenditoria, le attività produttive e il commercio. Negli ultimi anni l’Amministrazione comunale ha lavorato molto per favorire le attività commerciali e produttive locali valorizzando le nuove attività, migliorando l’offerta e sostenendo concretamente l’impegno degli operatori locali.

Tra le iniziative messe in atto da Palazzo Frizzoni per migliorare le attività produttive e agevolare i commercianti spiccano: la creazione del Tavolo per lo Sviluppo e la Competitività (Tavolo OCSE) grazie al quale il Comune e i principali stakehoder del territorio hanno individuato le priorità per migliorare la competitività del territorio bergamasco; l’ampliamento e potenziamento del DUC (Distretto Urbano del Commercio), con l’obiettivo di riqualificare la città e renderla più sicura grazie allo sviluppo di attività commerciali in tutta l’area urbana; e la creazione del Tavolo dell’Agricoltura del Comune di Bergamo.

Ampliamento DUC e digitalizzazione SUEAP

Dal 2015 il Comune di Bergamo ha avviato un processo di ampliamento del perimetro del Distretto Urbano del Commercio (DUC) dalla sola area del centro di città bassa ad altre zone importanti della città quali i Borghi e Città Alta. Obiettivo dell’ampliamento era garantire maggiore integrazione e coordinamento delle politiche di zona per realizzare più efficacemente la riqualificazione della città e delle sue aree urbane.
Avere attenzione per imprese e attività produttive significa anche ridurre i tempi relativi alle pratiche che queste devono sbrigare. Va in questa direzione la digitalizzazione del SUEAP, lo Sportello Unico Edilizia e Attività Produttive del Comune di Bergamo dove è possibile presentare le istanze e ottenere informazioni sia in materia di interventi edilizi su immobili produttivi e residenziali, sia in materia di localizzazione, realizzazione, ristrutturazione, ampliamento, cessazione, riattivazione e riconversione degli impianti produttivi di beni e servizi. Grazie all’impegno dell’amministrazione per la semplificazione della macchina amministrativa, le procedure riguardanti edilizia e commercio a Bergamo sono oggi sbrigabili anche per via telematica attraverso i servizi on-line.

Le attività commerciali in città

Nel corso del 2023, le aperture delle attività commerciali sono tornate a crescere: a fronte di 102 cessazioni di attività si sono registrate 416 nuove aperture di attività, incrementando gli esercizi commerciali cittadini di 314 unità rispetto al 2022. L’anno 2023 vede quindi 7.077 attività attive nel Comune di Bergamo.

L’ultima grande mappatura delle tipologie di attività presenti in Città, avvenuta nel 2021 in occasione degli studi preliminari al PGT, mostra una generale preponderanza delle attività commerciali e di vicinato (che raggiungono il 58% del totale delle attività nella ZTL del Centro) seguita dal terziario direzionale (con una punta del 43,5% del totale delle attività nella zona del Triangolo) e a ruota dall’artigianato (che nella zona di via Tasso e via Pignolo rappresenta il 25,7% del totale delle attività).

Nello specifico, si assiste a un forte calo delle attività relative a sale giochi, VLT e centri scommesse, che passano dalle 37 unità del 2022 alle 7 del 2023 (-81%): un calo frutto soprattutto di regolamenti più stringenti sulle aperture di questo tipo di esercizi e delle politiche di prevenzione e monitoraggio delle ludopatie.

Reggono invece gli esercizi di vicinato alimentari, non alimentari e misti, importanti presidi sociali nei quartieri: passano dalle 2.193 unità del 2022 alle 2.182 unità del 2023. Un dato possibile anche a una attenta valutazione verso le aperture di grandi centri commerciali: il dato di aperture è infatti di fatto stazionario dal 2017, la nuova apertura del 2023 infatti risulta dovuta all’operazione Auchan che è stata divisa in un due grandi strutture e una di medie dimensioni.

Importanti invece sono i numeri di attività legate al settore turistico: le attività ricettive non alberghiere fanno registrare un aumento di 308 unità, passando dalle 790 del 2022 alle 1.098 del 2023 (+39%), mentre sul fronte della ristorazione e dei bar si assiste a una ripresa rispetto al periodo pre-pandemia, arrivando a quota 940 attività nel 2023 contro le 903 del 2019 (+4%).

L’inflazione a Bergamo

Sotto l’aspetto del commercio e dei prezzi al dettaglio, gli ultimi anni sono stati caratterizzati dal ritorno dell’inflazione soprattutto a partire dalla seconda metà del 2021. Se si analizza l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività prodotto da ISTAT, si vede che il picco dell’inflazione a Bergamo si è raggiunto a novembre 2022, quando la variazione percentuale annuale dei prezzi è arrivata a toccare il 10%. Negli ultimi mesi del 2023, invece la percentuale di aumento dei prezzi su base annua sta rapidamente tornando a 0, segno che in termini di inflazione si sta tornando alla situazione dei primi mesi del 2021.

Da notare che, se si confronta l’aumento dei prezzi del Comune di Bergamo con quello della Regione Lombardia e quello dell’Italia, si scopre che per tutto l’andamento della crisi inflattiva, si è assistito a Bergamo a un aumento medio dei prezzi decisamente più contenuto rispetto a quello regionale (-12,9%) e a quello nazionale (-18,6%).

Leggi anche

Menu Title