L’aria che respiriamo ha importanti conseguenze per la nostra salute. Secondo l’ultimo rapporto redatto dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), nel 2019 l’inquinamento dell’aria è stato responsabile di 364mila decessi prematuri in Europa, di cui 32mila solo in Italia. I dati raccontano di una situazione in lento miglioramento, ma la strada da percorrere è ancora lunga.

Come tutte le città che si trovano nel bacino padano, Bergamo è soggetta a particolari condizioni meteorologiche e geografiche che favoriscono la formazione e l’accumulo di inquinanti nell’aria, rendendo necessarie particolari attenzioni.

Dai dati INEMAR emerge che il macrosettore che più influisce sulla qualità dell’aria è il trasporto su strada (con particolare riferimento ai veicoli diesel), responsabile del 46% delle emissioni. A seguire, tra i principali responsabili dell’alto livello di inquinamento si trovano stufe e camini alimentati a legna o pelletl’attività industriale e l’agricoltura intensiva.

I giorni di superamento del limite

Negli ultimi quindici anni la situazione è migliorata grazie alle innovazioni tecnologiche nei settori dei trasporti e del riscaldamento e alle limitazioni sull’uso dei veicoli diesel e delle stufe a legna e pellet, ma molto resta ancora da fare – a tutti i livelli istituzionali – per rientrare nei limiti fissati dall’Unione Europea a tutela della salute pubblica.

Dopo il calo registrato nel 2019, nel 2020 i giorni di superamento della soglia di 50 microgrammi al metro cubo di PM10 sono ritornati ai livelli del 2018, arrivando ad un totale di 46 giorni (dati centralina via Garibaldi). Sono invece 39 i giorni di superamento registrati dalla stazione Meucci.

Cosa fa il Comune di Bergamo?

Da alcuni anni il Comune di Bergamo ha attivato BergamoRespira un’iniziativa pensata per informare i cittadini sull’importanza della qualità dell’aria per la salute e l’ambiente.

Attraverso il sito istituzionale e la pagina Facebook, il Comune è impegnato nella diffusione di dati e informazioni riguardanti l’inquinamento atmosferico e le limitazioni al traffico e al riscaldamento in vigore.

Sui canali di BergamoRespira è inoltre possibile ricevere consigli per limitare l’inquinamento e salvaguardare la salute e controllare le previsioni sulla qualità dell’aria.

 

La rete di ricarica dei veicoli elettrici

Per contrastare l’inquinamento dell’aria il Comune di Bergamo ha puntato sulla mobilità sostenibile. Oltre ai 12 autobus elettrici della Linea C, in città esistono 70 punti di ricarica su strada per più di 35 colonnine, a cui si sommano quelle nei parcheggi ad uso pubblico. Per assicurare una copertura sempre più completa del territorio urbano, il Comune di Bergamo avvierà il bando per la realizzazione di altre 32 colonnine di ricarica entro il 2022.

 

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