L’epidemia di Covid-19 che ha colpito con particolare violenza Bergamo e il suo territorio ha interrotto una tendenza positiva, che negli anni precedenti al 2020 aveva visto la città attrarre un numero sempre maggiore di visitatori.
Arrivi e presenze
Due sono gli indicatori utilizzati per il calcolo del flusso turistico: arrivi – che indicano il numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi – e presenze – che si riferiscono invece al numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi. Dopo l’anno d’oro rappresentato dal 2019, i dati relativi a questi due indicatori mostrano che nel 2020 la città di Bergamo ha registrato 101.946 arrivi (-75,4%) e 226.901 presenze totali (-71,3%).
Osservando le tendenze di lungo periodo precedenti allo scoppio della pandemia, si nota una crescita costante degli arrivi, che tra il 2007 e il 2019 sono aumentati del 92,9%.
L’impatto del turismo straniero in città
Negli ultimi anni Bergamo ha dimostrato di essere un polo di attrazione turistica con un crescente livello di internazionalizzazione. Che a visitare il capoluogo siano soprattutto stranieri si conferma anche nel dato 2020: nonostante il forte calo (-81,1%) rispetto al 2019, i turisti internazionali contano comunque per il 52,6% degli arrivi totali, mentre gli italiani – seppur registrando un calo più contenuto (-63,1%) – si fermano al 47,4%.
Guardando alle presenze, nel 2020 si registra invece per la prima volta dal 2007 un minor numero di presenze di stranieri rispetto agli italiani. In particolare, su 226.901 presenze totali segnalate in città nel 2020, solo il 47,6% sono straniere, a fronte del 69% del 2019. Il confronto con il 2019 mostra anche in questo caso la forte battuta d’arresto dovuta alla pandemia: con -80,2%, le presenze dall’estero sono passate da 545.675 a 108.032, mentre quelle degli italiani sono calate da 245.648 a 118.869 (-51,6%).
Per quanto riguarda la provenienza dei turisti stranieri, secondo il dato 2020, i più numerosi in città sono stati i viaggiatori tedeschi. Con 4.908 arrivi, la Germani si posiziona dunque al primo posto, immediatamente seguita da Francia (4.846) e Polonia (4.686). Insieme, questi tre paesi hanno composto il 26,9% del turismo a Bergamo nel 2020.
Per quanto riguarda gli italiani, a registrare il maggior numero di arrivi in città nel 2020 sono state persone provenienti dalla Lombardia (13.542). A seguire, tra le regioni con il maggior numero di visitatori, si trovano Lazio (5.480), Piemonte (4.232) e Campania (3.338).
Il turismo a supporto dello sviluppo economico locale
Per il Comune di Bergamo la promozione turistica ha un obiettivo fondamentale: creare le condizioni per lo sviluppo economico locale. I dati a disposizione mostrano che il lavoro svolto sta dando buoni risultati in questa direzione, portando la città ad incrementare la propria offerta turistica e il numero delle strutture.
Se nel 2007 le strutture ricettive (alberghiere e non) erano 75, i dati 2020 mostrano che il Comune di Bergamo può contare oggi su 695 strutture tra alberghi, bed & breakfast, affittacamere, case vacanze e ostelli. Negli ultimi anni anche i posti letto sono più che raddoppiati, passando dai 2.189 del 2007 ai 5.968 del 2020.
Per quanto riguarda la tipologia dell’offerta, ad aumentare esponenzialmente negli ultimi anni sono state soprattutto le strutture extra alberghiere quali foresterie, locande e case vacanze. Il numero di questo tipo di struttura è passato da 23 nel 2007 a 576 nel 2020.
L’aumento dell’offerta extra alberghiera è stato premiato dalla scelta dei turisti che hanno trascorso in media più notti in queste strutture. La permanenza media all’interno di strutture extra alberghiere è infatti di 2,9 notti, contro l’1,7 trascorso negli hotel. A preferire sistemazioni alternative sono soprattutto gli italiani, che nel 2020 di sono fermati in media 3,5 notti.
Il ruolo dell’aeroporto
I flussi turistici a Bergamo sono strettamente legati alla presenza dell’aeroporto di Orio Al Serio. La vicinanza dell’aeroporto al centro cittadino e la frequenza dei collegamenti sono fattori che contribuiscono a rendere la città facilmente raggiungibile e – fatta eccezione per il 2020, anno unico nel suo genere – i numeri confermano la crescita dello scalo. Con oltre 13 milioni passeggeri nel 2019, Orio Al Serio ha registrato un incremento del 1.016% rispetto al 2000, quando i passeggeri registrati sono stati poco più di un milione.
Con 3.833 voli nel 2020, il crollo dovuto alla pandemia è stato invece del 72,3% rispetto all’anno precedente.
Anche nell’anno della pandemia l’aeroporto di Orio Al Serio si conferma comunque il terzo scalo più frequentato d’Italia per numero di passeggeri, preceduto da Milano Malpensa (7.242) e Roma Fiumicino (9.831).
La promozione della Città
Per valorizzare il proprio patrimonio e attirare turisti da tutto il mondo, il Comune di Bergamo si è impegnato in una campagna di comunicazione che ha tenuto conto di due obiettivi integrati: far conoscere la città e superare lo stereotipo di Bergamo città del lavoro per dare alla città l’immagine di meta turistica.
Tra le iniziative dell’Amministrazione in questi anni va segnalata innanzi tutto l’apertura del portale VisitBergamo, il sito ufficiale del turismo bergamasco che raccoglie le informazioni sulle bellezze da visitare in città e suggerisce diversi percorsi e itinerari.
Nel 2021 è stato inoltre lanciato Tourist Data Hub, un portale interattivo che monitora arrivi, presenze, provenienza e scelte di alloggio dei visitatori per comprendere l’evoluzione turistica nel territorio bergamasco.