L’aria che respiriamo ha importanti conseguenze per la nostra salute. Secondo il rapporto 2016 redatto dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) la scarsa qualità dell’aria è responsabile di 555mila decessi prematuri in Europa e 91.000 in Italia. Come tutte le città che si trovano nel bacino padano, Bergamo è soggetta a particolari condizioni meteorologiche e geografiche che favoriscono la formazione e l’accumulo di inquinanti nell’aria.


Dallo studio sulla caratterizzazione chimica dello smog rilevato nella centralina di via Meucci e condotto da Arpa Lombardia su richiesta del Comune di Bergamo (pubblicato su bergamorespira.it) è emerso che il macro settore che più influisce sulla qualità dell’aria è il trasporto su strada (con particolare riferimento ai veicoli diesel), responsabile del 50% delle emissioni. A seguire, tra i principali responsabili dell’alto livello di inquinamento si trovano stufe e camini alimentati a legna o pellet, l’attività industriale e l’agricoltura intensiva.

Diminuiscono i giorni di superamento del limite

Negli ultimi 10 dieci anni la situazione è migliorata grazie alle innovazioni tecnologiche nei settori dei trasporti e del riscaldamento e alle limitazioni sull’uso dei veicoli diesel e delle stufe a legna e pellet, ma molto resta ancora da fare – a tutti i livelli istituzionali – per rientrare nei limiti fissati dall’Unione Europea a tutela della salute pubblica. Nel 2018 in città si sono registrati 42 giorni di superamento della soglia di 50 microgrammi al metro cubo di PM10 (dati centralina via Garibaldi) a fronte dei 70 superamenti dello scorso anno. La centralina Meucci ha invece registrato 39 giorni di superamento.

Cosa fa il Comune di Bergamo?

Il Comune di Bergamo ha attivato da tre anni la campagna di comunicazione Bergamo Respira (web, social e stampati) che riporta dati e informazioni sull’inquinamento dell’aria e sulle conseguenze per la salute, sulle iniziative adottate dal Comune di Bergamo e sulle politiche regionali e nazionali, e offre ai cittadini consigli sulle buone pratiche da adottare per migliorare la qualità dell’aria.

La rete di ricarica dei veicoli elettrici

Per contrastare l’inquinamento dell’aria il Comune di Bergamo ha puntato sulla mobilità sostenibile. Oltre ai 12 autobus elettrici della Linea C, il Comune ha realizzato 32 colonnine di ricarica per tutti i veicoli elettrici grazie ad un accordo siglato con A2A Energy Solutions. Le colonnine sono così distinte:

  • 8 colonnine High Power: ricarica contemporanea di due veicoli di cui uno sul lato in corrente continua DC fino a 50 kW, l’altro sul lato in corrente alternata trifase (fino a 22 kW);
  • 24 colonnine Normal Power: ricarica contemporanea di due veicoli grazie alla presenza di due formati di prese utilizzabili sia da parte di furgoni e auto sulla presa di Tipo 2 (fino a 22 kW in AC), sia di veicoli leggeri dotati di presa Tipo 3A (fino a 3,7 kW).

Le colonnine sono alimentate con energia 100% rinnovabile e il servizio sarà completamente gratuito per il primo anno di esercizio.

 

Il Comune di Bergamo inoltre effettua ogni anno una serie di azioni a tutela della salute e dell’ambiente che, insieme all’impegno dei singoli cittadini, potrà realizzare risultati importanti per l’ambiente e la salute pubblica.

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